Cibi orientali e rimedi casalinghi
Conoscere e saper utilizzare gli alimenti provenienti dalla cucina orientale (giapponese, cinese, indonesiana), non solo consente di variare le proprie scelte alimentari e di sperimentare piatti nuovi, ma anche di poter preparare pratici rimedi per alleviare ed accelerare i processi di guarigione in diverse malattie.
Ecco alcuni utili esempi:
Fagioli Azuki Hokkaido
Sono fagioli rossi molto pregiati (impropriamente detti di soia rossa) con i quali viene preparato un brodo che ha proprietà stimolanti la funzione renale, drenanti e diuretiche.
Preparazione:
ammollare una tazza di fagioli in 3 tazze d’acqua per 12 ore. Metterli a cuocere insieme all’acqua di ammollo e a 2-3 cm di alga kombu (facilita la cottura e la digestione dei legumi) per 1 ora e mezzo, al termine aggiungere 1 pizzico di sale. Eliminare i fagioli (da utilizzare per altre preparazioni) e bere il brodo nelle 12 ore successive.
Indicazioni terapeutiche:
malattie renali, ritenzione idrica, cellulite, edemi.
Funghi Shitake
Sono funghi della specie Lentinus Edodes e crescono sulla corteccia della quercia. Hanno attività drenante e disintossicante.
La varietà Donko Shitake, per il contenuto in Eritadenina presente nelle spore, è indicata anche in caso di ipercolesterolemia.
Preparazione:
mettere in ammollo 2 o 3 funghi a testa per 20 minuti, strizzarli, tagliarli a fettine sottili ed aggiungerli nelle zuppe o nelle minestre.
Indicazioni terapeutiche:
ritenzione idrica, ipertensione arteriosa, accumulo di liquidi, ipercolesterolemia, deposito di sale nei tessuti.
Kuzu
È un amido ricavato dalla radice della Pueraria Japonica, pianta rampicante che cresce nei terreni vulcanici. Lo si compera in tocchetti (simile a gessetti bianchi) o in polvere; viene utilizzato in cucina per addensare zuppe, minestre e dolci, ma soprattutto per le sue grandi proprietà curative.
Il suo amido disinfiamma, lenisce e stimola la guarigione di tutto il tratto digerente. Svolge attività trofica e tonificante a livello del colon ed è utilissimo per controllare anche le forme di diarrea più resistenti.
Preparazione:
per esaltare le sue proprietà terapeutiche va consumato come brodo caldo. Sciogliere 1 o 2 cucchiaini di kuzu in poca acqua fredda, portare ad ebollizione una tazza di acqua ed aggiungervi la soluzione di kuzu precedentemente preparata; mescolare bene finchè non diventa trasparente (dopo circa 30 secondi), poi spegnere.
Condire il tutto con qualche goccia di tamari o con del miso se si desidera ottenere un brodo salato oppure con poco malto se si preferisce dolce. Bere tiepido la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi.
Indicazioni terapeutiche:
malattie infiammatorie intestinali, colon irritabile, diarrea.
Miso
Prodotto che deriva dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla insieme ad un cereale (riso, orzo) per inoculazione del lievito Aspergillus Orizae. Il processo dura dai 18 ai 24 mesi e permette di ottenere un preparato marroncino dalla consistenza cremosa e dal gusto intenso.
Il miso è ricchissimo di enzimi, proteine, amminoacidi liberi, sali minerali e vitamine; inoltre contiene Lattobacilli che arricchiscono la flora batterica intestinale.
La sua composizione lo rende un alimento ad alto potere nutritivo, fortifica l’apparato gastroenterico, facilita la digestione, aumenta le difese immunitarie dell’intestino.
Lo si usa per insaporire zuppe, minestre, brodi, verdure (come se fosse un dado) o da spalmare su pane, gallette o fette biscottate.
Per mantenerne intatte le proprietà non deve mai essere bollito (il calore ne inattiva gli enzimi) nè pastorizzato (la pastorizzazione ne aumenta la conservabilità, ma uccide tutti i Lattobacilli in esso contenuti).
Preparazione:
sciogliere un cucchiaino di miso a testa in brodi o minestre a cottura ultimata e dopo aver spento il fuoco. La zuppa di miso si prepara scaldando 1 tazza d’acqua, aggiungendo delle verdure tagliate a pezzetti (cipolle, ravanelli, daikon, biete) e condendo a fine cottura con il miso; si beve tiepida prima o durante i pasti.
A crudo può essere spalmato su pane o gallette, per colazione o negli spuntini.
Indicazioni terapeutiche:
disturbi digestivi, acidità, stanchezza, suscettibilità alle infezioni, alimentazione disordinata o povera di proteine nobili.
Agar agar
L’agar agar o alga rossa si trova in commercio in barrette, fiocchi o in polvere ed è normalmente impiegata per addensare le preparazioni di cucina, salate e dolci. Sciolta nel succo di mela è un ottimo lassativo e può essere utilizzata per regolarizzare il transito intestinale.
Preparazione:
sciogliere a freddo 1 o 2 cucchiaini di agar agar in un bicchiere di succo di mela al naturale. Bere la sera prima di andare a dormire.
Indicazioni terapeutiche:
stipsi.
Alga wakame
È un’alga bruna (Undaria Pinnatifida) dal gusto delicato.
Utilizzata nei brodi e nelle zuppe rilascia una mucillagine impalpabile che pennella e riveste la parete del tubo gastroenterico proteggendola da irritazioni ed infiammazioni.
Preparazione:
sciacquare l’alga, metterla in ammollo per 20 minuti e aggiungerla insieme all’acqua di ammollo nella cottura di zuppe, brodi e minestre.
Indicazioni terapeutiche:
mucositi da radio e chemioterapia, malattie infiammatorie del tubo digerente.
Loto
La radice di loto si utilizza per preparare un infuso utile nelle affezioni bronchiali, per calmare la tosse, fluidificare il muco e rinforzare le vie respiratorie.
Preparazione:
mettere 2 cucchiai di radice di loto o 1 cucchiaino di loto in polvere in una tazza di acqua, far bollire per 30 minuti, filtrare la radice e bere caldo 2 o 3 volte al giorno.
È possibile aggiungere qualche goccia di tamari o un pizzico di zenzero.
Indicazioni terapeutiche:
tosse produttiva, malattie delle vie respiratorie.
Umeboshi
Sono albicocche raccolte acerbe (impropriamente dette prugne per il loro colore), salate e fatte fermentare. Si vendono come frutto intero o in crema. Stimolano la digestione, la funzionalità del fegato e sono ottime per combattere la nausea in gravidanza, in chemioterapia e le cinetosi (mal d’auto, di nave…).
Preparazione:
far sciogliere in bocca un pezzetto di prugna per avere un effetto immediato sulla nausea.
La prugna può anche essere aggiunta in zuppe, minestre, salse, the e tisane.
La crema di umeboshi può essere spalmata su pane o gallette ed essere mescolata con un cucchiaino di miso.
Indicazioni terapeutiche:
nausea di varia natura, alterazione della funzionalità epatica, alimentazione disordinata, indigestione, sindrome influenzale.
Daikon
È una radice lunga e bianca, dal sapore simile a quella del ravanello e con foglie uguali a quelle delle rape.
Ha effetto drenante, lipolitico ed ipocolesterolemizzante.
Preparazione:
può essere mangiato crudo (grattugiato o tagliato a fettine) da solo o nell’insalata (meglio prima del pasto) oppure cotto nelle zuppe e nelle minestre.
Indicazioni terapeutiche:
ritenzione idrica, accumulo di grasso tissutale, ipercolesterolemia
Zenzero
Tubero aromatico piccante con effetto tonico sulla circolazione sanguigna, anti-nausea e trofico sulla mucosa gastroenterica.
Preparazione:
sbucciare un pezzo di zenzero delle dimensioni di una noce e tagliarlo a tocchetti; cuocerlo in mezzo litro d’acqua per 15 minuti, filtrare e bere tiepido aggiungendo a piacere tamari o malto. Nel caso in cui si preferisse lo zenzero in polvere, utilizzarne 1 cucchiaino.
Indicazioni terapeutiche:
riattivatore della circolazione sanguigna, nausea, digestione lenta.
The bancha
The proveniente da piante invecchiate di 3 anni.
Per il suo minimo contenuto in teina può essere utilizzato da tutti (bambini, adulti, anziani, donne in gravidanza); non dà eccitazione, problemi di insonnia e non induce stitichezza.
Viene bevuto da solo o usato come liquido per sciogliervi miso, kuzu, zenzero e loto.
- varietà ojicha
Basso contenuto di teina.
Si ottiene a partire dalle foglie della pianta.
Preparazione:
mettere un cucchiaino di foglie a scaldare in una tazza d’acqua, lasciare bollire per 5 minuti, scolare e bere caldo.
Indicazioni terapeutiche:
diuretico, disintossicante, rinfrescante.
- varietà kukicha
Bassissimo contenuto di teina.
Si ottiene a partire dai rametti della pianta.
Preparazione:
mettere un cucchiaino di rametti a scaldare in una tazza d’acqua, lasciare bollire per 5 minuti, scolare e bere caldo.
Indicazioni terapeutiche:
diuretico, disintossicante, rinfrescante.
- I 5 COLORI DI FRUTTA E VERDURA –
Numerosi studi epidemiologici confermano che l’insorgenza delle malattie cardio-vascolari, dei tumori e delle patologie cronico-degenerative diminuisce quando aumenta il consumo di frutta e verdura.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Commissione Europea raccomandano di consumare almeno 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura, preferibilmente di stagione e di produzione locale.
Ma quali sono le sostanze che rendono così eccezionali frutta e verdura?
Sicuramente l’ACQUA che rappresenta ben il 70-90% del peso dei vegetali ed il 60% di quello del corpo umano; le VITAMINE, piccole molecole che consentono lo svolgimento delle reazioni metaboliche, hanno potere antiossidante e contrastano l’invecchiamento cellulare; i MINERALI che costituiscono lo scheletro, permettono la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare; la FIBRA che regolarizza il transito intestinale, aumenta il senso di sazietà e riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri; ma, la particolarità più interessante, è la scoperta di una nuova classe di composti organici detti NUTRACEUTI o PHYTOCHEMICALS dotati di sorprendenti proprietà benefiche.
Queste molecole si trovano solo in frutta e verdura, sono responsabili dei loro caratteristici colori e svolgono una potente azione protettiva su vari organi ed apparati.
Ciascun vegetale contiene uno o più nutraceuti che, insieme a vitamine, oligoelementi e minerali, agiscono in modo sinergico potenziandone le proprie virtù; consumandoli nelle quantità consigliate e variandone la scelta, si riesce a fornire all’organismo ciò di cui ha bisogno.
A questo scopo si raccomanda non solo di assumere 5 porzioni al giorno fra frutta e verdura (pari a 400-600 g), ma anche di consumare prodotti appartenenti ai 5 diversi colori:
ROSSO
- anguria, arancia rossa, ciliegia, fragola
- barbabietola rossa, pomodoro, ravanello
ricetta: Insalata rossa
frullato: Cupìdo
GIALLO/ARANCIO
- albicocca, arancia, kako, limone, mandarancio, mandarino, melone, nespola, pesca, pompelmo
- carota, peperone, zucca
ricetta: Torta del sole
frullato: Pluto
VERDE
- kiwi, uva verde
- agretto, asparago, basilico, bieta, broccolo, carciofo, cavolo cappuccio, cetriolo, cicoria, cima di rapa, indivia, lattuga, prezzemolo, rucola, spinacio, zucchina
ricetta: Braccio di ferro
centrifugato: Castadiva
BLU/VIOLA
- fico, lampone, mirtillo, mora, ribes, prugna, uva nera
- melanzana, radicchio
ricetta: Laguna blu
frullato: Barbablù
BIANCO
- mela, pera
- aglio, cavolfiore, cipolla, finocchio, fungo, porro, sedano
ricetta: Fiocco di neve
frullato: Biancaneve
Ma vediamoli nel dettaglio…
Vegetali rossi : - riducono il rischio di sviluppare tumori e
malattie cardiovascolari
- proteggono i vasi
- migliorano la memoria
Sono caratterizzati dalla presenza di 2 nutraceuti con potente azione antiossidante: il licopene e le antocianine.
Il licopene è un carotenoide in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali libere, protegge dal tumore della mammella e dell’ovaio nelle donne, da quello della prostata negli uomini.
I pomodori sono la fonte più importante di licopene; la cottura con aggiunta di olio d’oliva rende la molecola più biodisponibile. Fra i frutti, l’anguria è quello che ne contiene di più, a seguire fragole e ciliegie che rallentano l’invecchiamento cutaneo, proteggono dalla cataratta e dalle patologie neurodegenerative. La più alta concentrazione di licopene si raggiunge nel corso della maturazione del vegetale, poi decresce lentamente.
Le antocianine sono le molecole che danno il colore rosso a frutta e verdura. Sono molto utili per contrastare fragilità capillare, nella prevenzione dell’aterosclerosi e per migliorare la funzione visiva.
Le arance rosse si distinguono per il loro elevato contenuto di antociani, ma anche di vitamina C (abbondante anche nelle fragole), nota per le sue proprietà antiossidanti, immunostimolanti e cicatrizzanti.
Vegetali giallo/arancio : - migliorano la capacità visiva
- prevengono l’invecchiamento cellulare - riducono il rischio di sviluppare tumori
I nutraceuti più rappresentativi di questo gruppo sono i carotenoidi ed i flavonoidi.
I primi vengono assorbiti insieme ai grassi alimentari, proteggono le cellule dai radicali liberi, si accumulano nelle cellule epiteliali e, se consumati in grandi quantità, conferiscono alla cute una tipica sfumatura giallo-arancione; i secondi esercitano la loro attività antiossidante prevalentemente a livello intestinale dove neutralizzano la formazione di radicali liberi.
L’arancia, il limone ed il peperone sono molto ricchi anche di vitamina C che: stimola la riparazione tissutale, svolge attività antiossidante ed aumenta l’assorbimento intestinale del ferro.
Vegetali verdi : - riducono il rischio di tumore
- prevengono l’anemia e le trombosi
- facilitano la trasmissione degli impulsi
nervosi
Tre sono i nutraceuti tipici dei vegetali verdi: la clorofilla, i carotenoidi e l’acido folico.
La clorofilla è la responsabile del colore verde, è solubile nei grassi ed ha proprietà antiossidanti, astringenti e cicatrizzanti; inoltre riduce i flussi mestruali troppo abbondanti ed aiuta a controllare l’odore acre del sudore e delle urine. Insieme ai carotenoidi, previene la perossidazione lipidica e riduce il rischio di sviluppare coronaropatie. L’acido folico migliora l’attività del sistema nervoso, protegge dall’anemia e dai tumori.
Broccoli, prezzemolo, spinaci e kiwi presentano anche un buon contenuto di vitamina C.
Vegetali blu/viola : - svolgono attività protettiva sulle vie
urinarie e sui vasi sanguigni
- sono potenti antinfiammatori in caso di
gotta ed artrite
- migliorano la memoria e le capacità
intellettive
- rallentano l’invecchiamento cellulare
Questo gruppo si distingue per la presenza di diversi nutraceuti: le antocianine, i carotenoidi, il beta-carotene ed il resveratrolo, ma anche la vitamina C, il potassio, il magnesio e tanta fibra solubile.
Le antocianine sono le responsabili del colore di frutti di bosco ed uva, svolgono attività antiossidante, diminuiscono la fragilità capillare e l’aggregazione piastrinica. I carotenoidi riducono il rischio di sviluppare tumore, rallentano l’invecchiamento cutaneo e proteggono da ictus ed infarti. Il beta-carotene migliora la visione, stimola il sistema immunitario e facilita l’abbronzatura. Il resveratrolo è il nutraceuta di più recente scoperta, è molto abbondante nell’uva nera e, per le sue spiccate proprietà antiossidanti, è in grado di ridurre l’incidenza di infarti ed ictus anche nei forti mangiatori di salumi e formaggi (“paradosso francese”).
Nei frutti di bosco e nel radicchio rosso sono contenute le maggiori quantità di vitamina C, protettrice di vene, capillari e delle vie urinarie.
Buone quantità di potassio sono contenute in: radicchio, fichi, ribes, more e prugne il cui consumo è associato ad un minor rischio di malattie cardiovascolari e di ipertensione arteriosa; le melanzane invece sono ricchissime di magnesio e rappresentano le verdure meno caloriche del gruppo (18 kcal/100g).
Tutti gli alimenti blu/viola sono caratterizzati da un elevato quantitativo di fibra solubile che regola l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri semplici e favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale.
Vegetali bianchi : - diminuiscono i livelli di colesterolo
- rinforzano ossa e polmoni
Il nutraceuta tipico di questo gruppo è la quercetina, sostanza antiossidante, antiallergica e molto attiva nella prevenzione dei tumori; altre molecole interessanti sono gli isotiocianati, utili nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare e i flavonoidi (flavonoli, catechine e flavoni) potenti antossidanti e protettori dell’integrità polmonare.
Le cipolle sono i vegetali più ricchi in quercetina e, grazie al loro contenuto in flavonoidi, contrastano la perdita di calcio dalle ossa (osteoporosi). Aglio e porri si distinguono per la presenza di allisolfuro che fluidifica il sangue e protegge l’organismo dagli eventi tromboembolici.
Il selenio, oligoelemento presente in piccole quantità nei cibi, è ben rappresentato nei funghi, previene l’ipertensione arteriosa, l’anemia e numerose forme di tumore.
E quindi via libera a verdura e frutta, gustose, nutrienti e salutari, ma attenzione al loro potere energetico! La prima apporta dalle 10 kcal (finocchi) alle 30 kcal (spinaci) per ogni 100 g di peso e può essere consumata a proprio piacere in qualsiasi momento della giornata; la seconda, più zuccherina e calorica, fornisce da un minimo di 16 kcal (anguria) ad un massimo di 72 kcal (mandarini) e, per questo, dev’essere assunta con moderazione.
Dott.ssa Michela De Petris
Medico Chirurgo – Specialista in Scienza dell’Alimentazione