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Dieta vegetariana: potenzialità strategiche

Dieta vegetariana:  potenzialità strategiche

1. Situazione attuale e storica

L'alimentazione vegetariana, pressoché scomparsa in occidente, è ancora praticata. Ricordiamo:

  • cucina ligure: dal pesto, alla focaccia, alle frittelle;
  • cucina mediterranea, che sempre più viene riscoperta in tutto il mondo, in particolare per i benefici sulla salute;
  • pizza, nella versione semplice (napoletana, romana);
  • tortelli di zucca al burro o al pomodoro (antica cucina dei Gonzaga, duchi di Mantova);
  • polenta con sugo di pomodoro e parmigiano grattugiato (piatto padano antico, scomparso in Italia, l'abbiamo ritrovato in Argentina, portato dagli immigrati italiani).

Ma il mondo è ricchissimo di piatti vegetariani e vegani. Ricordiamo:

  • India: riso al curry;
  • Tailandia: spaghetti di riso in padella con vegetali, insaporiti da grandi quantità di spezie;
  • Cina: riso alla cantonese, spaghetti (di riso o di grano) con pomodori e verdure alla maniera di Shanghai, zuppa di spaghetti e vegetali;
  • Corea e Giappone: zuppa di alghe, zuppa di spaghetti e verdure, riso;
  • in tutta l'Asia: riso bollito insaporito con salsa di soia;
  • Giordania e tutto il Medio Oriente: piadine ricoperte con salsa di verdure insaporite con spezie varie;
  • Messico e America: piadine di mais semplici o piccanti, tortillas (frittelle), ecc.

Ne possiamo concludere che la cucina vegetariana e quella vegana (senza prodotti animali) possono essere riscoperte:

  • per variare le nostre diete;
  • per migliorare il nostro benessere;
  • per prevenire tante malattie (circolatorie, cardiache, intestinali, al fegato, ai reni, ecc.).

Da tali considerazioni ne potranno venire idee a:

  • mamme e donne di casa, per i pasti della famiglia;
  • ristoranti, per un'offerta più ricca (riscoprendo anche vecchie tradizioni locali, come sempre più sta avvenendo);
  • negozi, supermercati, gastronomie, ecc.


2. Per coloro che amano la natura e l'hanno a cuore

Per queste persone, e sono in numero crescente, ci sono delle ragioni in più per una dieta vegetariana o vegana:

  • risparmiare vita e sofferenze degli animali;
  • risparmiare tanti habitat che sempre più vengono sottratti alla vita degli animali;
  • evitare quello sfruttamento intensivo che porta poi ad epidemie: mucca pazza, aviaria, peste suina, ecc.

Di seguito esaminiamo gli aspetti strategici dell'alimentazione


3. In tutto il mondo c'è un crescente benessere:

 

 lo annuncia il PIL/Prodotto interno lordo. Se ne vedono le conseguenze in campo alimentare: dalla scarsità di cibo, ovunque nel mondo si sta passando all'abbondanza, all'obesità.  Lo si vede chiaramente in India, in Cina. Il fenomeno coinvolge almeno 3 miliardi di persone. Il crescente benessere dà luogo a:

  • maggior consumo di cereali;
  • maggior consumo di carne e pesce al posto dei vegetali.


4. Crescita della popolazione mondiale

La popolazione mondiale, quadruplicata nel XX secolo, aumenta oggi di 100 milioni/anno, in particolare nelle nazioni povere, specialmente tra gli islamici.


5. Un nuovo commensale a tavola: l'automobile


La civiltà occidentale, che nella moderna versione di civiltà dei consumi di massa sta diventando planetaria, è basata sull'energia: in pratica carbone, petrolio e gas. Materie che sono in via di esaurimento mentre la domanda implacabilmente sale per l'aumento della popolazione e del benessere. Così i prezzi delle materie energetiche salgono inesorabilmente: basti ricordare che il prezzo di un barile di petrolio è aumentato da 2 dollari (1968) a quasi 150 (2008). E la corsa continuerà: geostrateghi informano che un attacco all'Iran farebbe schizzare il prezzo del petrolio a 300 dollari/barile. Comunque salirà. La continua salita del costo dell'energia tende a valorizzare ogni forma per produrla. Così tecnologie che ieri non erano economiche lo stanno diventando, come l'energia del sole, eolica, dalle onde del mare, ecc..
Ma sono entrati in campo anche i combustibili prodotti da: riso, mais, grano, olio, zucchero, ecc.. Addirittura da grasso animale e da residui di carni un tempo destinati all'alimentazione animale.
Sottrarre riso o mais all'alimentazione umana costituisce un cambio strategico per le nazioni e l'umanità. Ad esempio negli Stati Uniti, immane produttore di cereali, esso è avvenuto attraverso un decreto del Presidente.
Si tratta perciò di un processo già in atto e che trascinerà al rialzo il costo dei cereali e dell'alimentazione.
Si parla così di biocombustibili, di biocarburanti, di bioetanolo, di biodiesel.
Nel 2007 sono stati dirottati 100 milioni di tonnellate di cereali per la produzione di biocombustibili. Stimiamo che questa quantità sia equivalente alle necessità alimentari di 300 milioni di persone: ossia il cibo di 300 milioni di persone è passato alle auto. Senza contare lo zucchero (da canna o da barbabietola), l'alcool, gli olii, le carni, ecc..
Si può valutare che la sottrazione di tali quantità di cereali all'alimentazione umana equivalga a far passare un miliardo di persone da un'alimentazione sufficiente alla denutrizione con conseguenti rischi di malessere, malattie, vita. Gli effetti si sono fatti sentire immediatamente:

  • balzo dei prezzi dei cereali, schizzati in alto in tutte le borse del mondo e in tutti i mercati;
  • crescita improvvisa della sottoalimentazione in molte nazioni dell'Africa. Sono infatti le popolazioni più povere che soffrono maggiormente per l'aumento dei prodotti alimentari;
  • personalmente, in un supermercato della nostra città abbiamo visto schizzare il prezzo della pasta (di un grande produttore) da 55 a 90 cent (+ 80%);
  • allarme in molti Paesi asiatici per il timore di non potere garantire importazioni di riso per sfamare la nazione e corsa affannosa per contratti bilaterali verso Paesi con eccedenza di riso (però restii a metterlo sul mercato);
  • corsa inarrestabile dei Paesi senza autonomia alimentare, ma con ricchezza economica (Cina, Giappone, Corea, India, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Egitto, ecc.) per acquistare aziende e terreni produttivi nei Paesi del mondo (Laos, Australia, Argentina, ecc.);


6. Previsioni a medio e lungo termine (2010 - 2050)

  • i combustibili fossili, alla base dell'attuale civiltà, tenderanno a salire di prezzo inesorabilmente perché tenderanno ad esaurirsi mentre la domanda di energia crescerà;
  • il dirottamento di cereali e di altri prodotti alimentari (olii, zucchero, alcool, carne, ecc.) per la produzione di combustibili crescerà ininterrottamente nonostante la crescente utilizzazione di fonti energetiche alternative e di nuove tecnologie;
  • la disponibilità di terreni coltivabili a livello planetario non sembra aumentabile. Nella tabella che segue riportiamo i dati valutati dalla Lehman Brothers:

      +------+--------------+----------------------+-------------------+
      |      |  Popolazione |        Terre         | Terre coltivabili |
      | Anno |   globale    |     coltivabili      |    per persona    |
      |      |  (miliardi)  | (miliardi di ettari) | (ettari/persona)  |
      +------+--------------+----------------------+-------------------+
      | 1950 |      2,5     |         1,3          |        0,5        |
      +------+--------------+----------------------+-------------------+
      | 1975 |      4,0     |         1,4          |        0,4        |
      +------+--------------+----------------------+-------------------+
      | 2000 |      6,0     |         1,5          |        0,3        |
      +------+--------------+----------------------+-------------------+
      | 2020 |      7,5     |         1,5          |        0,2        |
      +------+--------------+----------------------+-------------------+

  • quote crescenti della produzione alimentare verranno sottratte all'alimentazione umana sia direttamente che indirettamente (sottratta agli animali d'allevamento per nutrizione umana o animale)
  • habitat naturale: sempre più devastato e ridotto per lasciare posto alle crescenti necessità umane. E ciò in ogni angolo del mondo: dall'Occidente al Brasile (foresta amazzonica), dalla Corea al Laos (un tempo era chiamato il Paese del milione di elefanti, ora quasi scomparsi), dalla Manciuria al Giappone.


7. La grande crisi del 2007

Nel 2007 è scoppiata una crisi finanziaria ed economica delle più grandi che mai siano avvenute. Tutti ne hanno concluso che occorrono grandi cambiamenti. Quali? Qualcuno ipotizza la "decrescita".


Conclusioni

Un ritorno di massa a diete vegetariane o vegane potrebbe dare un contributo notevole, per decenni, a far si che tanti dei problemi denunciati non scoppino. Scegliere una dieta vegetariana al posto di carne bovina comporta un consumo globale cinque volte minore, di quattro nel caso si rinunci al maiale, di tre se si rinuncia al pollo o al pesce. Ma occorre che i mezzi di comunicazione di massa aiutino a capire cosa sta avvenendo e cosa si dovrebbe fare. E lo stesso dovrebbero fare le scuole, le amministrazioni pubbliche.
Il mondo attuale è di una complessità enorme che solo pochi esperti sono in grado di valutare. Ricordiamo alcuni aspetti:

  • il consumo di petrolio può affamare bambini e adulti in Africa o in Asia, o in Sud America;
  • la tensione sui cereali può scatenare guerre e mina la pace e la convivenza tra i popoli.

Ecco alcune considerazioni esemplificative:

  • la mamma prende l'auto per accompagnare il pargolo alla scuola vicina: sta pugnalando un bambino in Africa togliendogli il riso;
  • mangi la bistecca e prendi la moto per andare ad una manifestazione pacifista: stai creando la guerra, come quei capi di Stato "criminali" contro cui ti scaglierai.

Forse il fratello che soffre o muore dirà: "Signore, perdona loro, perché non sanno quello che fanno". E credo che Dio perdonerà. Ma caricherà la loro colpa su quelli che sanno e non parlano, conoscono la rete del bene e del male e non lo dicono, tenuti schiavi da egoismo e interessi personali.

Silvano Baraldi
economista, esperto di geopolitica e geostrategia

 

 

 

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