Paesi emergenti come la Cina, un grave pericolo per le materie prime africane, causa di disboscamenti e di distruzioni massicce degli habitat della fauna selvatica, ha denunciarlo la primatologa  Jane Goodall.

La scienziata, resa famosa per i suoi studi sugli scimpanzè dagli anni 60, ha messo in guardia contro le pressioni esercitate da Pechino presso i governi del bacino del Congo perché accordino alla Cina concessioni forestali in cambio di infrastrutture e d'aiuto medico.

Questo processo contribuisce a decimare le principali popolazioni di gorilla e di scimpanzè, ha spiegato in occasione di un'udienza.

“Queste regioni che contengono zone forestali non sfruttate sono molto allettanti, in particolare oggi per la Cina, a causa dei suoi sforzi disperati per garantire la sua crescita economica”, ha spiegato. I cinesi “hanno praticamente esaurito le loro risorse (forestali e minerarie), è per questo che puntano all’ Africa e propongono tanti soldi oppure offrono di costruire strade o dighe in cambio di concessioni forestali o di diritti sullo sfruttamento dei minerali e del petrolio". 

La Cina “ha molte imprese in Congo Brazzaville ed è certamente presente in RD Congo (Repubblica Democratica del Congo o ex Zaire)", due paesi dove il disboscamento e l'attività umana hanno decimato le popolazioni di primati.
La scienziata, che dirige Jane GOODALL Institute, la cui azione mira in particolare ad aumentare le zone di habitat degli scimpanzè in Tanzania, ha giudicato determinante coinvolgere i governi e gli enti locali in progetti di conservazione. Ha anche denunciato, fra le cause di scomparsa degli primati, l'esplosione del consumo di carne di boscaglia, una tendenza facilitata dalla costruzione di nuove strade in zone fino a poco tempo fa inaccessibili per permettere lo sfruttamento forestale.

Una bella notizia ed un bel esempio arriva dal Ruanda dove un giovane ambientalista Edwin Sabuhoro è stato premiato con il “Young conservationist award 2008” dalla lucn World Commission on protected Areas e dall’ International Ranger Federation (IRF) per essere riuscito a trasformare i bracconieri di gorilla di montagna in guardie eco-turistiche.

Edwin Sabuhoro, 35 anni, ha convinto la popolazione locale a difendere i gorilla ed il loro habitat fondando la comunità “Iby Iwaacu Cultural Villane” basata sul turismo sostenibile nel distretto di Musanze,nel nord del Ruanda dove si trova il Parc des Volcans. Un progetto che ha dato risultati eccezionali: l’iniziativa è gestita completamente dalla popolazione locale, il turismo è cresciuto del 40% ed ha generato un reddito di base equo e sostenibile per l’intero villaggio, mentre l’impatto sui gorilla è diminuito del 60%  

Si ringrazia per la collaborazione  Loemba Talia